Su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, insieme a RSE si è sviluppato un progetto di valutazione delle ricadute energetiche ed ambientali dovute all’introduzione di veicoli elettrici ed ibridi plug-in per le due ruote, il trasporto pubblico e il trasporto merci. Si tratta di un’integrazione di un precedente progetto, che si concentrava principalmente sul segmento autovetture. Attualmente si è chiusa una prima fase di attività, tesa prevalentemente a stimare la domanda attuale per i segmenti di trasporto considerati. Purtroppo vi è una scarsa conoscenza e una scarsa condivisione sulle dimensioni di tali fenomeni, diverse da caso a caso. Ad esempio per le due ruote da poco si è resa obbligatoria l’immatricolazione per i ciclomotori, che comunque costituiscono una parte rilevante del parco motocicli, per cui vi sono incertezze anche sul numero di mezzi. Ancora, l’uso delle due ruote è molto vario tra realtà diverse (ad esempio città versus extraurbano, nord versus sud), per cui anche la stima di percorrenze sconta forti dubbi. Per il trasporto pubblico la frammentazione delle società di gestione e in genere una ritrosia a fornire dati dettagliati rende difficile una stima delle percorrenze (legate spesso ai sussidi statali), mentre per il trasporto merci la mancanza di una vera rilevazione e la forte presenza di operatori stranieri rende difficile qualsiasi quantificazione. Si è comunque concordato un quadro di riferimento dello scenario attuale, facendo ulteriormente delle ipotesi in merito all’andamento della domanda di mobilità per i segmenti di trasporto considerati nel medio-lungo termine, in modo da avere le basi per valutare in una seconda fase del progetto gli effetti dovuti all’introduzione del vettore elettrico.
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