Su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, insieme a RSE si è sviluppato un progetto di valutazione delle ricadute energetiche ed ambientali dovute all’introduzione di autovetture ibride plug-in ed elettriche. Il recente interesse delle case automobilistiche verso soluzioni con trazione elettrica, dimostrato dall’introduzione sul mercato di modelli sia ibridi che elettrici, ha portato a interrogarsi sull’impatto di tale fenomeno da qui al medio-lungo termine. Le principali ricadute riguardano da una parte gli aspetti energetici, in quanto occorre strutturare una rete di punti di ricarica e un surplus di produzione elettrica in grado di soddisfare la domanda aggiuntiva, dall’altra quelli ambientali, principalmente positivi e legati alla riduzione dell’inquinamento, soprattutto nelle aree urbane. Sulla base anche di diversi studi nazionali ed internazionali, si è prospettato uno scenario di evoluzione di questo mercato dell’auto, ipotizzando sia l’andamento del parco auto, suddiviso per tipologia di alimentazione, sia l’andamento delle percorrenze, in funzione dei trend di domanda di mobilità. Si tratta ovviamente di uno scenario molto complesso, con diverse variabili esogene non sempre di facile previsione (si pensi anche solo all’andamento dei costi del barile di petrolio) e con importanti acceleratori correlabili alle scelte di governo italiano e sovranazionale. Si è scelto di operare stime significative (al fine di avere effetti di una qualche rilevanza) ma in genere meno ottimistiche e più cautelative rispetto a previsioni anche molto diverse fornite da parte di vari istituti ed enti.
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